In Finlandia il calore prodotto dai data center viene recuperato e distribuito alle abitazioni attraverso il teleriscaldamento, riducendo bollette ed emissioni e aprendo la strada a un nuovo paradigma energetico sostenibile.
In un’epoca in cui le bollette energetiche continuano a salire e l’efficienza energetica è al centro delle politiche ambientali, la Finlandia sta sperimentando un sistema innovativo per riscaldare le abitazioni in modo economico e sostenibile, sfruttando una risorsa fino a poco tempo fa considerata uno spreco.
Nel cuore delle città finlandesi, dove gli inverni sono particolarmente rigidi e la domanda di calore è tra le più elevate in Europa, nuove tecnologie stanno trasformando il modo di affrontare il freddo. La chiave dell’innovazione è il recupero del calore di scarto prodotto dai grandi data center, gli impianti che ospitano server e infrastrutture digitali in funzione 24 ore su 24.
Questi centri generano enormi quantità di calore, che tradizionalmente deve essere dissipato con sistemi di raffreddamento energivori. In Finlandia, invece, questo calore viene catturato, elevato di temperatura con pompe industriali e immesso nelle reti di teleriscaldamento urbano. In questo modo, migliaia di case e locali pubblici possono ricevere calore senza costi diretti per gli utenti, perché l’energia termica utilizzata è una “risorsa di scarto” già disponibile.
In alcune realtà del Paese, come la provincia di Mäntsälä, due terzi delle abitazioni sono già riscaldate in questo modo, mentre a Espoo progetti analoghi sono in fase di espansione e potrebbero soddisfare una quota significativa del fabbisogno locale. Il risultato è una riduzione visibile delle spese domestiche per le famiglie e una significativa diminuzione dell’impronta ambientale rispetto ai sistemi tradizionali basati sui combustibili fossili.
Secondo gli ingegneri coinvolti, la combinazione di infrastrutture consolidate di teleriscaldamento e la crescente presenza di data center rappresenta una soluzione replicabile anche in altri Paesi europei, soprattutto nelle città ben servite da reti urbane di distribuzione del calore.
L’esperienza finlandese dimostra che trasformare gli scarti energetici in risorsa utile non è più un’idea futuristica, ma una soluzione concreta in grado di rivoluzionare il modo in cui riscaldiamo le nostre case. Con un approccio di questo tipo, le bollette energetiche possono diminuire notevolmente, contribuendo al tempo stesso alla riduzione delle emissioni e all’obiettivo di una transizione energetica più verde.